Il medico competente aziendale

Il Medico Competente aziendale: chi è, cosa fa, da chi è nominato, quando è obbligatorio.

Nella gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro aziendale, c’è una figura professionale importantissima, prevista dal D.Lgs. 81/2008 e s.m.i., che opera in simbiosi con il datore di lavoro.

Tale figura è necessaria per assicurare che i lavoratori esposti a dei rischi per la salute, siano monitorati dal punto di vista clinico, durante il rapporto lavorativo.
Stiamo parlando del medico competente aziendale, meglio conosciuto come il medico del lavoro. In questo nostro articolo scopriremo quali sono le sue mansioni, quando è obbligatorio nominarlo e perché è così importante.

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L’articolo 18 del D.Lgs. 81/2008 ( ex D.Lgs. 626/1994), obbliga il datore di lavoro a nominare il medico competente, quando i suoi dipendenti, nell’esercizio delle loro funzioni, sono esposti ai seguenti rischi per la salute:

  • esposizione ad agenti fisici: rumore, ultrasuoni, vibrazioni, campi elettromagnetici, radiazioni ottiche, microclima, atmosfere iperbariche;
  • esposizione a sostanze chimiche pericolose;
  • esposizione ad agenti biologici pericolosi;
  • attività svolte al videoterminale per almeno 20 ore medie settimanali;
  • attività che prevedono la movimentazione manuale dei carichi;
  •  attività che prevedono movimenti ripetuti delle braccia (sovraccarico biomeccanico degli arti superiori);
  • Attività che prevedono il lavoro notturno;
  • Esposizione a polveri nocive per la salute (amianto, silice, ecc).

Chi stabilisce se i lavoratori sono esposti a dei rischi per la salute?

A stabilirlo è unicamente il documento di Valutazione dei Rischi, un documento redatto dal datore di lavoro, nel quale si identificano i rischi a cui sono esposti i lavoratori. Se tali rischi risulteranno non irrilevanti per la salute, sarà necessario valutare lo stato di salute dei lavoratori nel tempo.

Quali sono le attività del medico competente?

Le attività sono varie:

  • visita medica preventiva al fine di valutare l’idoneità alla mansione specifica a cui il lavoratore è stato assegnato;
  • visita medica periodica per controllare lo stato di salute dei lavoratori durante il rapporto lavorativo ed esprimere il giudizio di idoneità alla mansione specifica;
  • visita medica su richiesta del lavoratore, qualora egli sia suscettibile di peggioramento a causa dell’attività lavorativa svolta, al fine di esprimere il giudizio di idoneità alla mansione specifica;
  • visita medica in occasione del cambio della mansione, al fine di verificare l’idoneità alla mansione specifica;
  • visita medica alla cessazione del rapporto di lavoro nei casi previsti dalla normativa vigente;
  • Visita medica preventiva in fase preassuntiva;
  • Visita medica al termine del rapporto lavorativo.
  • visita medica precedente alla ripresa del lavoro, a seguito di assenza per motivi di salute di durata superiore ai sessanta giorni continuativi, al fine di verificare l’idoneità alla mansione.

L’idoneità può essere:

  • idoneità;
  • idoneità parziale, temporanea o permanente, con prescrizioni o limitazioni;
  • inidoneità temporanea;
  • inidoneità permanente.

Lo scopo è importantissimo: prevenire l’insorgere di malattie professionali nei lavoratori.

Chi nomina il medico competente?

Il medico competente aziendale è nominato dal datore di lavoro, che lo seleziona in base ai criteri e con le modalità espresse nei paragrafi precedenti, in base alla tipologia delle aziende tale nomina può essere consigliata o obbligatoria.

MEDICO COMPETENTE OBBLIGATORIO, QUALI REQUISITI DEVE AVERE

I titoli e i requisiti del medico competente sono stabiliti dall’articolo 38 del decreto legislativo n. 81/2008:

  • specializzazione in medicina del lavoro o in medicina preventiva dei lavoratori e psicotecnica;
  • docenza in medicina del lavoro o in medicina preventiva dei lavoratori e psicotecnica o in tossicologia industriale o in igiene industriale o in fisiologia e igiene del lavoro o in clinica del lavoro;
  • autorizzazione di cui al decreto legislativo n. 277/1991
  • specializzazione in igiene e medicina preventiva o in medicina legale.

Sanzioni

Nel caso in cui, seppur necessario, il medico competente non venisse nominato dal datore di lavoro, o qualora il medico competente fosse negligente, le sanzioni a cui incorrerebbe sarebbero gravissime:

Sanzioni quando si applicano
arresto fino a 3 mesi/multa dai 400 € ai 1.600 € negligenze nelle attività valutazione dei rischi, programmazione di attività finalizzate all’eliminazione dei rischi
sanzione amministrativa da 200 € a 800 € per negligenze relative alla redazione e alla conservazione delle schede sanitarie
arresto fino a 2 mesi/multa da 300 € a 1.200 € per inadempienze o negligenze relative allo svolgimento dell’attività di sorveglianza sanitaria
sanzione da 1.000 € a 4.000 € per mancanza di regolarità e periodicità nelle visite regolari;
per mancata risposta alla richiesta di visita da parte di un lavoratore;
per mancata comunicazione delle informazioni alle autorità competenti;

La nomina del medico competente è obbligatoria nei casi sopra descritti, in qualunque tipologia di impresa, anche se vi è in forza un solo lavoratore.