Documento di Valutazione dei Rischi Roma

Redigiamo il Documento di Valutazione de Rischi per aziende a Roma, per le seguenti attività:

  • – Aziende alimentari (ristoranti, bar, supermercati, bistrot, panifici, pasticcerie, ecc.);
  • – Uffici di ogni tipologia;
  • – Officine;
  • – Strutture ricettive di ogni tipologia;
  • – Scuole di ogni ordine e grado;
  • – Strutture sanitarie di ogni tipologia.

Quali aziende sono obbligate a redigere il Documento di Valutazione dei Rischi?

Sono obbligate a redigere il documenti di valutazione dei rischi, tutte quelle aziende che abbiano in forza almeno un lavoratore. 

Cosa s’intende per lavoratore?

Il lavoratore è una persona  che dedica il proprio lavoro in azienda indipendentemente dalla sua qualifica di lavoratore. Pertanto, molte delle attività che sembrerebbero non avere presenza di lavoratori, sono di fatto con presenza di essi e ricadono, pertanto, nell’ambito di applicazione della tutela infortunistica.

Ma vediamo come il Decreto 81 del 2008 definisce i “lavoratori”:

Definizione di lavoratore, ai sensi del D.Lgs. 81/2008:

per “lavoratore” si intende una persona, qualunque sia la tipologia contrattuale, che svolge un’attività lavorativa nell’organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza remunerazione, sia con contratti di lavoro stabili, sia al solo scopo di apprendere un mestiere, un’arte o una professione, con esclusione degli addetti ai servizi domiciliari e familiari. Per lavoratore dipendente in quanto tale si intende: il lavoratore socio anche di fatto di una cooperativa o di un ente che svolge la propria attività per conto delle imprese e dell’ente stesso.

Il primo passo per adempiere alla normativa sulla sicurezza sul lavoro è, quindi, quello di valutare i rischi attraverso la redazione del DVR, riducendo la possibilità di avere infortuni e/o contrarre malattie professionali.

  • Valutazione del Rischio Incendio redatto ai sensi del D.M. 2-9-2021;
  • Nomina medico competente;
  • Valutazione del Rischio Chimico redatto con metodologia Mo.Va.Risch;
  • Valutazione del Rischio Movimentazione Manuale dei Carichi redatta con metodologia Niosh ISO 11228 -1;
  • Redazione Piano di Emergenza ed Evacuazione;
  • Valutazione del Rischio Disergonomico software Blumatica ISO 11228 – 3;
  • Valutazione del Rischio Stress Lavoro – Correlato Linee Guida INAIL 19 Ottobre 2017;
  • Verbale consegna Dispositivi di Protezione Individuali.
  • Valutazione del Rischio Elettrico Titolo III del D.Lgs. 81/08;
  • Valutazione del Rischio Stress Termico Allegato IV; Requisiti dei luoghi di lavoro;

Entro quanto tempo bisogna fare il Documento di Valutazione dei Rischi?

Erroneamente, si pensa che un’azienda abbia 90 giorni di tempo per redigere un DVR. Ciò accadeva, però, prima dell’entrata in vigore della Legge n. 161/2014, che impone la redazione del DVR, al momento della costituzione dell’impresa. 

Quanto costa fare un Documento di Valutazione dei Rischi?

I costi per la redazione di un DVR a Roma, partono da circa 200 euro.

Cos'è il Documento di Valutazione dei Rischi?

Il Documento di Valutazione de Rischi, meglio conosciuto con l’acronimo di DVR, è un documento che identifica i possibili rischi sul luogo di lavoro e viene utilizzato per analizzare, valutare e tentare di prevenire situazioni pericolose per i lavoratori. Infatti, dopo una valutazione del rischio, viene posto in essere uno specifico piano di prevenzione e protezione, con l’obiettivo di ridurre al minimo, o se possibile eliminare del tutto, la probabilità di situazioni pericolose per i lavoratori.

 

Chi redige il DVR?

Il responsabile della redazione del DVR è il Datore di Lavoro, questo infatti è uno dei suoi tanti obblighi indelegabili, ma in ogni caso, può decidere di affidarsi ad un tecnico specializzato in sicurezza sul lavoro per una consulenza sulla sicurezza sul lavoro e la formazione dei lavoratori. Oltre al datore di lavoro, vi sono altri professionisti che, a seconda delle circostanze previste dalla legge, partecipano alla redazione del DVR:

1. Il Responsabile dei Servizi di Prevenzione e Protezione (RSPP), che supporta i datori di lavoro nella fase di valutazione dei rischi e aiuta a pianificare le misure di salvaguardia e prevenzione;

2. Il Medico competente (MC), che contribuisce alla valutazione dei rischi specifici relativi alla salute dei lavoratori ed è responsabile dello sviluppo di un processo di sorveglianza sanitaria;

3. I rappresentanti dei lavoratori (RLS) sono preventivamente consultati sul contenuto della valutazione dei rischi e devono riceverne copia per conferma di ricezione;

4. I preposti alla sicurezza, che hanno l’obbligo di vigilare sull’attività lavorativa.

 

Cosa deve essere scritto nel Documento di Valutazione dei Rischi?

Il documento di valutazione dei rischi, non deve essere un copia – incolla per tutte le aziende e non deve limitarsi alla descrizione dell’organigramma della sicurezza, al codice at.eco dell’attività e tutti i pericoli connessi all’attività svolta, ma, bensì deve essere redatto, dopo un attenta analisi dei rischi presenti nell’azienda. Propedeutico alla redazione del DVR, è pertanto l’esecuzione di un sopralluogo da eseguirsi in maniera molto approfondita, per analizzare tutti i cicli produttivi aziendali. 

Analizzare tutte le fasi del lavoro in azienda, identificare tutti i pericoli associati a ciascuna fase e quantificare tutti i rischi che si presentano. Un programma di miglioramento dei livelli di salute e sicurezza, dovrebbe essere sempre presente in un DVR, con i nominativi dei relativi responsabili dell’attuazione e le relative tempistiche di realizzazione. Per configurare il DVR è necessario un sopralluogo da parte di un tecnico della sicurezza che, effettuando le necessarie registrazioni e misurazioni, sarà in grado di valutare quantitativamente tutti i rischi. 

È per questi motivi che non è possibile configurare un DVR senza controllo tecnico. I cosiddetti “DVR online”, ovvero quelli che vengono realizzati senza una visita professionale in azienda, sono gravemente inadeguati e nel caso di ispezioni ufficiali degli organi di vigilanza, possono costare salatissime sanzioni o denunce penali al datore di lavoro.

 

Quale sanzioni ci sono se non si ha il DVR?

L’azienda che non redige il DRV, rischia le seguenti sanzioni:

Sospensione dell’attività imprenditoriale da 3 a 6 mesi o multa da 2.500,00 a 6.400,00 euro.

La redazione incompleta od errata del DVR, oppure omissione delle misure di miglioramento dei livelli di sicurezza e salute, mancanza delle misure di prevenzione e protezione e attribuzione di compiti e responsabilità: sanzione da  2.000,00 a 4.000,00 euro;

Inadeguata redazione del DVR per omissione di istruzioni sulla relazione di valutazione per tutti i rischi, individuazione delle mansioni che espongono i lavoratori a rischi specifici, o requisiti di competenza riconosciuta, esperienza specifica e formazione adeguata: sanzione da 1.000,00 a 2.000,00 euro.

Sanzioni penali a carico del Datore di Lavoro

La mancata redazione del DVR, comporta la pena della reclusione, che aumenta da quattro a otto mesi, se l’azienda rientra tra queste tipologie:

Aziende con più di 200 dipendenti;

Industria mineraria con più di 50 lavoratori;

L’azienda produce e immagazzina esplosivi, polvere da sparo e munizioni;
Strutture ospedaliere e di cura pubbliche e private con più di 50 dipendenti;
Centrali termiche;
Aziende in cui le attività espongono i lavoratori a rischio biologico, mutageno e cancerogeno e attività di manutenzione, rimozione, manipolazione e recupero dell’amianto;
Attività di cui al Titolo IV del D.Lgs. n. 81/2008 (cantiere temporaneo o mobile) in cui sono coinvolte più imprese e si ipotizza un ammontare di lavoro di almeno 200 operai al giorno.

Scopri come evitare le sanzioni per le violazioni alla sicurezza sul lavoro>

Documento di Valutazione dei Rischi e data certa

Forse non tutti sanno che Il DVR deve avere una data certa, anche se redatto con le procedure standardizzate. Data certa del DVR, vuol dire che il suo autore, deve poter dimostrare che il documento è stato redatto con un preciso riferimento di data. Per questo è sufficiente che l’RSPP, il medico del lavoro (se previsto) e il RLS, sottoscrivano il documento. In assenza del medico del lavoro  e dell’RLS, è necessario documentare la data inviando il documento in formato pdf tramite Posta elettronica certificata. 

Per chi non dispone di una PEC, è possibile apporre il timbro postale con “corpo unico”, (secondo la procedura descritta nel Regolamento di Poste Italiane 93/2007). Un’altra soluzione è inviare i documenti per posta raccomandata all’indirizzo dell’azienda per cui è stato redatto. 

Data certa sul DVR: Poste Italiane non eroga più il servizio.

Dal 1 Aprile 2016 Poste Italiane non offre più il servizio “Data Certa”, che consentiva la marcatura un timbro postale su un qualsiasi documento per confermarne la data di emissione, (giorno, mese e anno), al fine di rendere legalmente incontestabile la sua emissione-

Documento di Valutazione dei Rischi Roma

Per avere un preventivo sulla redazione di un DVR a Roma e provincia, contatta lo staff di Studiolab.