Nuove norme sicurezza sul lavoro.

Nuove norme sicurezza sul lavoro. Da poche ore, Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge “Misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili”. Il decreto riguarda una serie di misure sul mondo del lavoro, a partire dalla sicurezza. Le nuove norme approvate, hanno inasprito le sanzioni sulle imprese che non rispetteranno le prescrizioni del D.Lgs. 81/2008 e che saranno colte nell’utilizzo di lavoratori non regolarizzati.

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“L’obiettivo – fa sapere il Governo – è quello di incrementare e semplificare l’attività di vigilanza in ambito di prevenzione e sicurezza sul lavoro e di un maggiore coordinamento delle autorità competenti, preposte all’accertamento del rispetto delle disposizioni per assicurare la sicurezza nei luoghi di lavoro. Il nuovo provvedimento interviene, in primo luogo, con modifiche al Decreto legislativo 81/2008, che tutela la salute e la sicurezza negli ambienti di lavoro.

Aggiornate anche le condizioni necessarie per l’adozione del provvedimento cautelativo della sospensione dell’attività imprenditoriale oggetto delle contestazioni: si passa dal 10% e non più al 20% del personale “in nero” presente nell’impresa. Non è più necessaria alcuna “recidiva” ai fini della adozione del provvedimento di sospensione dell’attività, che scatterà subito a fronte di gravi violazioni del D.Lgs. 81/2008.

Pertanto, nel caso in cui l’organo di vigilanza contesti gravi violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza del lavoro, viene disposta la sospensione dell’attività, anche in assenza di una reiterazione degli illeciti. Per poter riprendere l’attività produttiva, sarà richiesto il sanamento delle violazioni riscontrate e  il pagamento di una sanzione pecuniaria di importo variabile a seconda della gravità violazione accertata. L’importo è raddoppiato se, nei cinque anni precedenti, la stessa impresa è stata già oggetto di un provvedimento di sospensione.

Vengono estese le competenze di organo di vigilanza all’Ispettorato Nazionale del Lavoro, negli ambiti della salute e sicurezza delle imprese. E’ previsto anche un drastico un aumento dell’organico degli ispettori dell’INL, con l’assunzione di 1.024 ispettori e un investimento di oltre 3,7 milioni di euro in strumenti tecnologici nel biennio 2022/2023, per dotare il nuovo personale di supporti informatici.